27
Lug
2009
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Polaroid e la negazione assoluta della poesia – Polaroid and the absolute denial of poetry

Non sono la persona più indicata per parlare di Polaroid.
Questa mia affermazione potrà sembrare per certi versi assurda, ma vi assicuro che non lo è.
Quando il coinvolgimento emotivo è così forte, si potrebbe perdere di lucidità.
Stavolta però farò uno sforzo ed un’eccezione.

A rigor di logica, Polaroid avrebbe dovuto imboccare, prima di altri, l’originale sentiero della fotografia digitale.
Lo sviluppo naturale del concetto scatta e guarda, con l’aggiunta preziosa dell’elemento tattile, rappresentato dalla stampa.

Ed invece i sogni di gloria si sono perduti per strada, per una serie di errori, il più grave dei quali è stato, a mio modesto parere, l’incapacità di previsione a medio e lungo termine.

Non parliamo poi di Polaroid Italia, della sua gestione assurda, dell’ingiustificato monopolio assegnato ad una manciata di fotografi e/o tecnici, nella più pura e pessima abitudine, tipicamente italiana, delle solite facce e dei soliti accordi.
Il risultato disastroso di questa politica, oggi è sotto gli occhi di tutti.

Si cerca quindi di correre tardivamente ai ripari, dapprima con la stampantina portatile PoGo ed adesso con questa sub-specie di macchina digitale con stampante incorporata, dall’indefinibile sigla CZA 05300B.
L’ho provata alcuni mesi fa in Giappone e non mi è piaciuta per niente.

Un formato immagine piccolo ed insignificante, privo delle più importanti peculiarità che hanno reso questo nome così speciale.
La negazione assoluta di quella pura ed interminabile poesia che rispondeva – ahimè – al nome di Polaroid.

English

I’m not the right person to talk about Polaroid.
I know this can sound weird, but it’s not.
When you’re emotional involved with something it is difficult to remain objective, but this time I wanna try to do it.

Polaroid should have reached the top of digital heap, before the others.
That’s because digital photography represents the natural evolution of Polaroid. Shoot and look.

However the Company – very far from its former glory – lost its way by taking a series of wrong turns, the worst of whom was to provide an accurate long-term estimation.

It is better not to talk about Polaroid Italy, of its nonsensical management style, of that unfair monopoly given to few photographers and/or technicians.
The disastrous politics of this Company is clearly visible anyway.

Now Polaroid would like to overcome long-standing digital obstacles, with two new products. A small, portable printer and a funny digital camera with a built-in printer.
I’ve tried it in Japan and I didn’t like it at all.

The image size is too small and the image itself is not so special.
The absolute denial of that pure never-ending poetry that went by the name of Polaroid.

6 Responses

  1. luca

    Non conosco bene Polaroid, ne ho una conoscenza come tutti storica ma e’ sotto gli occhi di tutti il tracollo tecnologico e finanziario subito. Sara’ una banalita’ ma la vita e’ fatta di persone, con le loro intuizioni ed idee certe volte fantastiche, che all’improvviso scompaiono banalmente assieme a chi le ha desiderate. Tutto qui. Certe volte va cosi’

  2. mm

    Hai detto bene Luca, la vita è fatta di idee e di persone.
    Mi fa rabbia però, che la banalità prevalga fin troppo spesso sul Genio e sui desideri più belli e più giusti.

    I agree with you Luca, life is made of ideas and people.
    But too many times banality prevails on Genius and on good intentions.
    I hate this!

  3. mm

    Fosse solo il nome Federico.
    Parafrasando Fantozzi, interrogato dal Megadirettore Planetario, ti dico senza ombra di dubbio: “Secondo me la CZA 05300B è una cagata pazzesca!”

  4. Barbara

    Polaroid per me è stata la prima macchina fotografica che mi regalò il mio papà. A dire il vero la passione è iniziata quando ancora non ero in grado di intendere e di volere ed usavo quelle macchinette di plastica con le immagini incorporate che magicamente con un click cambiavano…
    Ho amato polaroid ho fatto un sacco di foto che purtroppo con il tempo hanno sbiadito….però grazie a “lei” è sbiadita solo l’immagine ma non il ricordo.
    Forza Polaroid!

  5. mm

    Benvenuta Barbara. Anche per me Polaroid è stata la prima macchina fotografica.
    Hai detto bene, le immagini, seppur sbiadite, aiutano a mantenere brillanti i ricordi.

    I agree with you Barbara. Images, even if faded, help us to keep our memories brilliant.

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