25
Ago
2009
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Da C1 a C9 senza passare dal via – From C1 to C9 without stopping by the starting point

Le direzioni, questo grande punto interrogativo, generano dubbi e stimolano curiosità.
Chi viene, chi va, chi, nell’indecisione, volta le spalle e aspetta.

Da C1 a C9 senza passare dal via, affidandosi più alla benevolenza della sorte, che ad una logica, distante dalle ragioni del cuore.

Con un pizzico di fortuna, vi potreste imbattere in una seconda, quanto mai deliziosa Primavera.

English

Directions, what a huge question mark! They cause doubts but encourage curiosity.
Who comes, who goes, who just prefers waiting.

From C1 to C9 without stopping by the starting point. Trusting more to Lady Luck than any kind of
rationality.

If you’re lucky enough, you’ll get a chance to live another, wonderful Spring season.

8 Responses

  1. Tiziano

    Da C1 a C9…..
    sperando di non dover dire “colpito e affondato!”…..

    Quanto alle direzioni… è bello pensare al fatto che, in qualunque direzione si decida di andare, basta andare sempre dritti per ritornare, prima o poi, al punto di partenza!

  2. Luca

    Da C1 a C9 senza chiedere il perchè, godendosi il viaggio e sperando che “la fortuna, la fortuna, la fortuna…..quando c’è aiuta sempre gli audaci e… mica me”

  3. mm

    Speriamo di no, caro Max.

    Tiziano, una linea retta non dovrebbe essere illimitata in entrambe le direzioni?
    Sarà il caso che io chieda lumi a Pierino?

    Dottore, non mi dire che tu non rientri nella categoria degli audaci.
    Fotograficamente parlando sei sulla buona strada.

  4. Tiziano

    Giusta osservazione, quella sulla linea retta! Che però è collocata in un contesto “infinito” (ad esempio, nello spazio).
    Se ci limitiamo ad un contesto “finito”, qual’è il nostro piccolo pianeta Terra, il discorso cambia! Prova ad immaginare di camminare in una direzione, e di andare sempre dritto, attraversando le terre emerse ed anche il mare su un ipotetico ponte, senza curvare mai a destra o a sinistra: essendo la Terra una sfera, un bel giorno ti ritroverai eesattamente nel punto dal quale sei partito……… (pensa ai paralleli e ai meridiani!)

  5. Luca

    A proposito della fortuna….chi non la vorrebbe? Ma è sempre la cosa migliore essere fortunati? E parla uno molto fortunato!! Scusate qualche gesto scaramantico dietro la tastiera…. da buon napoletano poi. Ho letto una intervista del regista giapponese Miyazaki ed alla domanda sul perché non si decidesse finalmente a passare al digitale, anziché disegnare ancora a mano libera, ha detto: ” Digitale è perfetto ma interessante è meglio” e anche se c’entra poco, io dico che qualche “piccola” sfortuna ogni tanto rende il viaggio meno perfetto forse ma incredibilmente più interessante. O almeno così ci si consola….

  6. mm

    Tiziano, la tua teoria non fa una piega.
    A questo punto, però, credo sia il caso di coinvolgere Pierino per una spiegazione più approfondita su paralleli, meridiani e naturalmente covoni.

  7. mm

    Luca, il tipo di fortuna a cui mi riferisco, è proprio quella che tu chiami – secondo me erroneamente – “piccola sfortuna”.
    L’imperfezione del viaggio rappresenta la cosiddetta quadratura del cerchio.

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