Tinte delicate. Tinte morbide – Delicate shades. Soft colors
La luce dilaga nell’ombra.
La mia Musa torna a concedere tutta la bellezza rinascimentale che le appartiene.
Musica, colore e vita a tinte delicate. A tinte morbide.
English
Light breaks into the shadow.
My Muse gives me all the Renaissance beauty that I need.
Music and life with delicate shades. With soft colors.
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Ahhhh…le Muse…fredde e distaccate…calde e passionali…coinvolgenti e distanti…ma sempre imprevedibili…
La Musa si fa sentire con tutta la sua prepotente discrezione..
dopo la pioggia viene il sole! basta ombrelliiii!!!!
Hai detto bene ancora una volta, caro Luca.
Si può sapere come fai?
E’ una questione di prepotente discrezione. Oh se è PREPOTENTE!
La mia Musa fa scempio di me, concedendosi e concedendomi un’ispirazione, che mette la mia fotografia al riparo da inopportuni, improponibili imitatori.
Per la serie, è ben più difficile di quanto non sembri.
Ad essere sincero anche sui commenti è solo una questione di ispirazione. Spesso mi capita di andare a delle mostre e vedo delle foto formalmente perfette e mi dico: devo trovare una chiave di lettura e dire perché mi piace ma spesso non mi arriva nulla, forse arriva ad altri, ma perché in fondo sforzarsi tanto se quando vedi qualcosa non parte subito quella frustata secca e fragorosa sulla nostra amigdala dove tutte le emozioni sono stipate in attesa che qualcuno gli apra la porta?
Che strano fenomeno l’emozione.
Veramente è una porta che non sempre riusciamo a controllare.
Le foto sopra, per esempio, hanno buttato giù la mia di porta.
In maniera discreta, ma prepotente, proprio come hai detto te.
Ueèè… la terza e’ curiosissima, sembra che l’uomo a destra non c’entri nulla! Totalmente estraneo alla foto, forse perche’ non e’ avvolto di luce? Ha proprio l’espressioen di uno che e’ estraneo all’azione!
p.s. il plugins stefanelli ancora non l’hanno inventato eh!
p.s.s. tra un po tocca fare attenzione anche al preset sidro!
I like your color tones!
Federico mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato la terza foto.
Mi sorge però il dubbio, per una questione di corsi e ricorsi storici, che tu abbia una particolare predilezione per quel numero.
Scherzi a parte, è un’immagine che racconta tante storie, nell’angusto spazio di una fotografia. Il tutto in maniera composta e senza eccessi, così come piace a me.
Molto bello anche il “gioco di mani” sulla sinistra.
Una chicca per palati fini. A volte un pizzico di fortuna aiuta.
Il gioco di mani lo noto solo ora 🙂 effettivamente e’ spettacolare!