28
Mag
2010
0

Un Motel alla periferia di Minneapolis – A motel in the Minneapolis suburb

Negli ultimi tempi non ho un buon rapporto con gli aerei.
Controlli esasperati, file chilometriche, attese improponibili.

Ieri è cominciato tutto con uno sciopero dei controllori di volo francesi.
Sono arrivato a New York con un’ora di ritardo.
Quasi tre ore per espletare i controlli d’immigrazione e doganali – una disorganizzazione inaccettabile – poi mi sono imbarcato sull’aereo per Minneapolis.

Due ore di ritardo dovute al maltempo – quattro gocce di pioggia sono ormai sufficienti a giustificare qualsiasi cosa – mi fanno perdere la coincidenza per Rapid City.
L’accoglienza della Delta Airlines è “magnifica”.
Mi dicono che il volo è partito e che non ne posso prendere un altro prima di domani pomeriggio alle cinque.

Mi danno un foglietto con un numero da chiamare per prenotare un albergo, che dovrò provvedere a pagare personalmente, poiché per il maltempo non sono previsti rimborsi.
Dopo qualche moderata protesta, mi forniscono un piccolo beauty con dentro una maglietta pulita, spazzolino, dentifricio e spazzola per capelli.

Finisco in un Motel alla periferia di Minneapolis e cerco di ingannare il tempo in attesa di proseguire questo viaggio, che sembra essere partito con il piede sbagliato.

English

Lately I’m not that lucky with planes.
Over exaggerated controls, long lines, too much waiting.

All it started yesterday, with a French air traffic controllers strike.
I arrived in New York an hour late.
Almost three hours to complete immigration and customs controls – what a primitive country- then I took the plane to Minneapolis.

I arrived here two hours late, due to the bad weather – few drops of rain are enough to justify anything – So I miss my connecting flight to Rapid City.
Delta Airlines assistance was very bad.
They just told me that the flight was gone and I had to wait until tomorrow afternoon at five o’clock.

They suggested me to call a number to book a hotel, that I have to pay personally.
After a mild protest, they gave me a little beauty-case with a clean t-shirt, a toothbrush, some toothpaste and a hairbrush.

I ended up in a motel in the Minneapolis suburb. I’m waiting to continue this trip, that didn’t have a good start.

————————————————————–

————————————————————–

————————————————————–

7 Responses

  1. Doc

    io e pika ci eravamo giocati che partivi dai cessi ma io ero convinto che il primo fosse quello dell’aereo. Va beh ci sono andato vicino.

    Oramai gli aerei sono dei carri di bestiame e il cibo che danno a bordo foraggio, sono convinto che sia anche edulcorato con qualche sostanza che rabbonisca gli animi dei passeggeri. Io infatti lo evito

  2. Scommessa persa in parte!!!!
    Vab beh dai, l’inizio della vacanza non e’ delle migliori, ma almeno il tuo lavoro comincia bene!
    La foto della maglietta e’ simpaticissima, con quella manica alzata come per mandare a quel paese qualcuno!

  3. Tiziano

    Mi consenta………….
    La polaroid (di qualche anno fa) del bagno di casa mia, con i rotoli di carta igienica accatastati, è sicuramente più artistica……….

  4. luca

    Mi soffermerei sul doppio rotolo di carta igienica e già quello è il primo segnale che sei in america. Tanta potenza!!!!! Come al solito mi piace come fotografi il cibo e solo su queste foto ci farei già un libro, la colazione è molto invitante

  5. Ben arrivato! Ogni angolo nascosto della terra, seppur nella sua semplicità, trasmette un “fascino creativo e visionario” e che tu sai sempre esaltare…
    Un saluto dall’Italia nascosta!

  6. mm

    Luca, Pika, posso sapere come mai vi siete giocati che avrei cominciato dai cessi?

    Tiziano, la foto di cui parli te era una Polaroid. Colori pastello e rotoli di carta inarrivabili.

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.