19
Lug
2010
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Non ho parole per spiegare o per “consolare” – I have no words to explain or “comfort”

Ho ricevuto diversi commenti, sia pubblici che privati, sul colore che accompagna le immagini di Vinicio Capossela.

Il colore è una sfida in costante evoluzione. Una storia che non conosce la parola fine.
Io almeno la vivo così. In maniera puramente istintiva.

E l’istinto, purtroppo o per fortuna, non accetta spiegazioni plausibili.
Perdonatemi quindi se per una volta, non ho parole per spiegare o per “consolare”.

English

I received several comments, both public and private, on the colors of the last images I published.

Color is an ever-moving challenge. A story with no end.
At least, I live it in this way. A purely instinctive language.

But instinct, unfortunately (or fortunately), does not accept plausible explanations.
Forgive me if for once, I have no words to explain or “comfort”.

20 Responses

  1. Maria

    E da quando, caro Umberto, l’emozione pura ha parole, richiede spiegazioni o consolazione?
    Il colore, l’intensità delle immagini, il sogno di musica che rappresentano sono la più grande delle consolazioni e le emozioni che si provano verrebbero annullate da qualsiasi tentativo di spiegazione.
    In preziose e rare occasioni come quelle che ci hai appena regalato, l’essenza dell’immagine è sintesi completa di un sentimento e di un’emozione inspiegabili e perfette.

  2. Maria

    Grazie per il bellissimo complimento!
    Bisogna saper riconoscere i momenti in cui archiviare le parole per vivere e lasciar assaporare un’emozione.
    L’unico consiglio da dare a chi chiede spiegazioni in momenti come questi, è quello di lasciarsi andare alle proprie sensazioni e viverle senza libretto delle istruzioni.

  3. Silvia

    Altro esempio magistrale di uso del colore e dell’inquadratura.
    Fiori, righe, colori, bianco e nero. Tutto perfettamente accostato e bilanciato.
    Favolosa, veramente favolosa.

  4. Maestro… passi da colore a bianco e nero, da desaturazione a saturazione, ai colori strepitosi… questa piu’ che foto e’ un vortice di colori mischiati al bianco e nero!

    p.s. mi fai sapere qualche giorno prima quando vai a roma?

  5. Doc

    Davvero supergrafica, qui il soggetto é solo un pretesto per raccontare attraverso il colore dell’immaginazione

  6. mm

    Pika, mi dispiace contraddirti, ma nell’immagine non c’è affatto saturazione. Anzi è desaturata. Sto semplicemente andando verso un’evoluzione cromatica.

    Caro Doc, il soggetto è più di un pretesto. Domina la scena con discrezione.
    Come ha fatto notare Silvia – commento molto acuto – è tutto un gioco di linee, fiori e contrasti, che si vanno ad aggiungere ad una composizione dinamica costruita in “contropendenza”.

    PS: Tanto per chiarire. La post-produzione, anche in questo caso, è minima. Lo sapete benissimo che non amo gli effetti speciali ed i colori ultravivaci.

  7. Appunto, come ti hanno commentato qualche giorno fa sulle foto di Capossela, sembra che tu stia avendo un “evoluzione” visiva, quelle foto sembravano scattate da un’ altra Gheisha!
    Il discorso della desaturazione era per rafforzare questo passaggio che ci stai facendo vedere dal dopo Capossela!

  8. mm

    Non sono ASSOLUTAMENTE d’accordo sul fatto che le foto sembrino scattate da un’altra Geisha. Cambiano soltanto le atmosfere, ma l’occhio e lo stile sono gli stessi.
    Per me è evidentissimo. Mi piacerebbe avere un parere del Doc in proposito.

  9. Doc

    Forse pika voleva dire che avevano un altro mood ma altro stile proprio no. Quest’ultima poi é proprio Stefanelli piena e quelle di Vinicio Ci appaiono nuove perchè secondo me sono più “nostrane” nel sogetto. Ma io ho invece ancora difficoltà a seguire l’evoluzione del colore proprio perchè mi concentro sempre molto Sulla composizione.
    Sar

  10. mm

    Il Doc riesce sempre ad interpretare il mio pensiero nel migliore dei modi. E senza nemmeno bisogno di un traduttore. U.S.P.
    Io stesso non sarei riuscito a spiegarmi meglio. Le foto di Vinicio sono semplicemente più “nostrane”, con un soggetto che comunque – visto e considerato il suo spessore – tende a prendersi la scena.

  11. Altro stile no, altro processo di sviluppo forse! La Gheisha mica scatta solo, dopo c’e’ il processo che porta l’opera alla fine! Io le foto di Capossela le ho viste come scattate da un fan coinvolto, non so se mi spiego come se volesse fa esplodere la musica, le altre le vedo piu’ delicate!
    Quando dicevo “vedi le foto della “finestra”, del tessitore, del caos, sono differenti dal concerto!” intendevo dire il fatto dei colori, che ti sei lasciato trasportare dalla musica, non che hai cambiato stile!

    Invece del vocabolario basta il Doc, luca ti nomino cugggino con tre g!

    Cuggia Help me!

  12. mm

    Azz che incubo il Pika!
    Considerate che oltre il blog utilizza anche i messaggi, la bacheca di facebook, l’e-mail e gli SMS.
    E, come se non bastasse, ogni tanto passa pure da casa.

    Adesso poi si è convinto che sono arrabbiato per un suo commento.
    Io non mi arrabbio mai per i commenti, anche quando esprimono un parere diverso dal mio.
    Non possiedo mica la verità assoluta eh!
    Le critiche, cari miei, sono più importanti dei complimenti.

  13. purple angel

    I felt a kind of madness from this photo.
    Especially at the toes tell many things.
    I think you are often inspired by legs and foots.

  14. purple angel

    Yes, photogeisha!
    The toes are colored with this deep Burgundy on the nails seem like looking for the place to step forward.
    As formal occasion, in kimono we aren’t bare foot, and her kimono is antique textile design, so kinda atmosphere is not common.
    It makes a woman has black hair and a red lipstick imagine, it’s amorous.

    And the leaning ground makes unstable composition. The line of the carpet emphasizes it.

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