17
Nov
2010
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La mia fotografia si confessa – My photography confesses itself

Ogni tanto mi piace guardare le cose da lontano.
La vicinanza rivela dettagli che non sempre sono graditi.

La bellezza risiede spesso nell’immaginazione. Nella capacità dell’occhio di andare oltre un’apparenza banale.

E’ là che la mia fotografia si confessa, nella sua inevitabile semplicità.

English

Sometimes I like to watch things from afar.
Closeness reveals details that are not always appreciated.

The beauty often resides in the imagination. In the ability to go beyond ordinary appearance.

It’s there that my photography confesses its inevitable simplicity.

11 Responses

  1. Doc

    Certe cose, è proprio vero, sono belle di più da lontano e questo sguardo d’insieme, distante ma non disattento, aiuterebbe tutti noi ad essere più presenti alla vita

  2. mm

    Grazie Sara, Fattori è stato un grandissimo pittore.
    Se l’immagine poi, ha “costretto” Idea-gramma a lasciare un commento…..rimango senza parole.

    Per il Pika il discorso è diverso. Lui conosce bene quel panorama.
    Qualche volta dovrebbe anche averlo fotografato, in una delle sue gite fuori cortile.
    Qui però torniamo al Doc ed al suo commento sulla foto precedente. Vedere e fotografare sono una cosa, interpretare un altra.

  3. Maddalena

    E’ proprio il “senza spazio” e il “senza tempo” a rendere ogni foto unica ed emozionante.Anche uno skyline così abituale per alcuni trova una nuova,intensa interpretazione.Bella.

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