Pyongyang: di necessità virtù – Pyongyang: make a virtue of necessity
Circostanze casuali. Momenti in cui cerco di confondermi tra le poche persone presenti.
Le geometrie, che spesso caratterizzano la mia fotografia, sono lontane.
L’interpretazione passa attraverso gli elementi che separano il primo piano dallo sfondo.
Meno pulizia compositiva, più verità e racconto.
Ho cercato, come non mai, di fare di necessità virtù.
ENGLISH
Random circumstances. Moments in which I try to mingle with the few people I see.
All the geometries, which often characterize my photography, are quite far away.
The interpretation goes through the elements that separate the foreground from the background.
A less clean composition, but more true and narrative.
I have tried, as never before, to make a virtue of necessity.
Un trittico emozionante. Una successione splendida di sensazioni forti.
Una gestione dell’inquadratura ineccepibile, in perfetta armonia tra primo piano e sfondo.
La terza immagine è perfezione pura. Difficile pensare a qualcosa di meglio.
Una fotografia di contenuti, ben lontana dalla digitalizzazione eccessiva e forzata, tanto di moda in questo periodo.
Mi hai fatto riscoprire, con classe e semplicità, il gusto del racconto, il piacere del…..c’era una volta.
La Geisha è in gran forma, drappeggia foto proibite quanto i kimono colorati lo erano durante la guerra nel Pacifico. Sono foto dal sapore storico.
Such a wonderful trip!
E ti confondi proprio bene. Un reportage d’Autore.
Wonderful!
But we wanna see more 🙂
Is there any plans and trees for example sakura trees in this city?
Is it spring now there, isn’t it?
There are few trees Purple Angel and no Sakura.
It’s a completely different landscape.
E’ stata una sfida fotografica interessante. I limiti imposti mi hanno costretto a cambiare la solita “strategia” di scatto.
Vado controcorrente… vince la prima… fantastica con le doppie mani che richiamano altre mani!
La seconda il tipo sembra che stia per mangiare l’autobus!
La terza non ce la vedo tra le prime due ma probabile che sia un mio limite 🙂
Nessun limite caro Pika. La prima e la seconda hanno più cose in comune. La terza si distacca un poco.