30
Mag
2011
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Giorni andati e giorni che verranno – Days gone by and days to come

Interesse e dedizione, magistralmente diretti dalla perfetta macchina organizzativa del MIMA – http://www.mima.cc/

La scatola vuota si riempie ancora di luce, di magia, di forme, di pensieri, di amori, di fate e di sirene.

Mi arrendo al giallo e al bianco, ai graffi e alle carezze di mille e più giorni andati. Di mille e più giorni che verranno.

ENGLISH

Attention and devotion, masterfully directed by the perfect MIMA organization – http://www.mima.cc/

The empty box is now filled with light, spells, shapes, thoughts, love, fairies and mermaids.

I give myself to the yellow and white, to the scratches and caresses of one thousand and one days gone by. One thousand and one days to come.

11 Responses

  1. enku

    Un’essenzialità d’oltre confine…
    …Linee e curve di un giardino zen immaginario!

    Complimenti Umberto e grazie ancora!

  2. Continuano a raggiungerci complimenti per la giornata di sabato, Umberto, nello specifico per la tua persona e il tuo essere Artista con la A maiuscola. Questo tuo scatto è evidentemente l’ultimo di una serie infinita

  3. Dora Biondani

    Confesso che aspettavo un tuo post sulle sensazioni di sabato e magari con uno scatto di vita rubata…un vedere dai tuoi occhi per immaginare come poteva essere stato per il “maestro” vivere un giorno con allievi allo sbaraglio…e mi viene da sorridere, quante foto scattate quel giorno, quante simili se non identiche…ma non credo riuscirei a ritrovare la copia di questa…eppure c’è chi mi insegna che quegli scatti banali sono spesso il percorso per arrivare a essere in 20 a scattare la stessa cosa e riuscire comunque a fare un’immagine solo tua…

  4. mm

    Il Pika, musicalmente parlando, continua ad impressionare 🙂

    Devo riconoscere che la diagonale ha detto la sua nella scelta dell’immagine.

    Un’essenzialità d’oltre confine. Quel posto d’oltremare che ritorna puntualmente nelle mie immagini.

    Stefania, sono io che dovrei ringraziare voi per l’organizzazione.
    Mi avete messo nelle condizioni perfette per lavorare.

    Benvenuta Dora.
    Ti sei rivelata un’incredibile sorpresa. Credevo gli ingegneri fossero tutti simili a mio padre 🙂
    Quello che dici è vero. Gli scatti banali sono un percorso necessario per arrivare ad uno stile originale.

  5. fabrizio

    Ciao volevo ringraziarti dei tuoi insegnamenti. Sicuramente è stata un’esperienza che mi ha lasciato qualcosa, una parola in più nel mio linguaggio fotografico (che sto cercando). Ti ringrazio di questa foto, che completa e rimarca quello di cui abbiamo parlato sabato e che mi aiuta a comprendere un po’ di più l’esercizio svolto, poichè non sono padrone di un mio linguaggio fotografico e per la marea di stimoli e sensazioni che mi hai fornito mi sono un po’ perso. Forse mi avrebbe aiutato avere un tema o un limite che mi aiutasse a focalizzare l’attenzione.
    Un grazie di cuore Fabrizio.

  6. mm

    Il linguaggio fotografico, caro Fabrizio, si evolve e si affina con gli anni.
    E’ un percorso lungo e doloroso, ma incredibilmente stimolante.
    Dai tempo alle parole di sedimentarsi. Vedrai che, prima o poi, ti renderanno più di quello che credi.

    Proprio per aiutare questo tuo percorso, oggi ho postato un’altra immagine scattata durante il workshop.
    Sarai te a trovare il tema più adatto o magari il tema più adatto troverà te.

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