18
Feb
2012
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L’ingiusto spazio di una vita sola – The unfair space of a single life

In risposta ai commenti del post precedente. Commenti che ho particolarmente gradito.

C’è un tempo per vivere e uno per morire.

Per essere padre o figlio. Per attendere, soffrire, vincere, rimpiangere e per innalzare altari. Per cedere, correre, picchiare, bere. Per celebrare donne e messe.

Un tempo per accettare che le occasioni perse non tornano.
Non nell’ingiusto spazio di una vita sola.

ENGLISH

In response to comments on the previous post. Very welcome comments.

There is a time to live and a time to die.

To be a father or a son. To wait, suffer, win, regret and to raise altars. To give up, run, hit and drink. To celebrate women and masses.

A time to accept that lost opportunities don’t come back.
Not in the unfair space of a single life.

16 Responses

  1. Esaustiva. Io invece trovo che una vita sola, per tutti, sia l’unica cosa giusta e democratica che ci è rimasta a questo mondo barbaro, dove solo il denaro conta più di ogni altra cosa. Magari un giorno si potranno avere più vite, ma adesso la ricerca è lontana da rendere concreti tali miraggi. Piuttosto qualche volta, noi che siamo fortunati, possiamo metterci sul balcone di casa e con lo sguardo rivedere a rallentatore la nostra vita; le occasioni perse sono comunque occasioni che abbiamo avuto. Non per tutti è stato così my friend.

  2. IsadoraDuncan

    Allargarla…certo non allungarla…la vita, intendo…e allora spazio alle emozioni e alle esperienze…Vai con lo Champagne!!!

  3. bestpaints

    Non commento la foto perche’ stavolta non mi reputo all’altezza. Qua ci vuole uno bravo. Ma con le parole e le sensazioni forse vado meglio. Secondo me da una decina di giorni a questa parte posti delle riflessioni e le giustifichi con le foto e non il contrario come ci vuoi far credere! 😉 nah true mi frend? Non e’ vero amico mio? E poi…avrei da dire parecchio nel tentativo di risponderti, ma la cosa andrebbe “parlata” e non “scritta” e,per rifarmi ad un paio di tuoi post fa: “dentro lo specchio di un bicchiere di vino”.
    Complimenti ancora per la tua forma di espressione, che sia una foto o una profonda e melanconica riflessione! Entro mercoledi’ diventero’ papa’ anch’io Cana’!

  4. Le occasioni perse non tornano ma ne arrivano di nuove che ci mettono davanti a nuove scelte…e a volte il destino si plasma.
    Forse non sono ancora pronta ad accettare di non poter avere il mondo…mi corogiolo nell’idea di poter ripartire domani e diventare ciò che voglio…
    chissà magari in futuro imparerò…oppure resterò sempre con la convinzione di potere…

  5. mm

    Grazie Michela. Anch’io mi ritengo in un buon periodo. Sicuramente introspettivo.

    Il mio concetto di “molte vite molti maestri” caro Doc o “molte vite un solo amore”, mia cara Isadora, è legato più alla metempsicosi che alla scienza. Per il resto sono con te sul balcone Doc e con Isadora e il suo Champagne. A proposito Isadora…any preference?

    Fabio, che mi conosce davvero bene, ha ragione. Riflessioni supportate dalle immagini.
    Cana’, siamo tutti in attesa di Greta, Avvisami appena hai notizie, così prelevo il miglior vino della mia cantina per festeggiare l’evento.
    Rosso, bianco o bollicine?

    E’ un’ottima convinzione Dora. Davvero ottima.

  6. bestpaints

    Mi trovo in linea con Dora quando dice :”non sono ancora pronta ad accettare di non poter avere il mondo…”, e’ la ragione che mi da l’energia quotidianamente. Sono convinto che tutti abbiamo dentro questo fuoco, possiamo raccontare di esserci parzialmente arresi ma dentro di noi gia’ progettiamo un altra vittoria. Apache forever canaccio!!!

    Se dico bollicine te fo contento, se dico rosso te fo contento due volte. Se dico Loira?…te sei commosso ve?! Eh lo so, potevo fanne a meno 😉

  7. bestpaint

    Correzione:
    Eh, si, e’ inutile cercare strade difficili quando la geografia ci porta la’! Verticale? Ovviamente un tubo lo porto io!
    Ever Apache!!!

  8. Seduto in punizione a vedere l’evolversi delle cose? Io dico No! Ognuno padrone della sua vita, in mezzo a questo caos che tutti chiamano destino…. diceva bene il caro maestro Hoogway!

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