19
Set
2011
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L’impenetrabile palude della mia fantasia – The impenetrable swamp of my fantasy

Un’allucinazione che prende forma da nulla.

La capelliera è un cielo artificiale perfettamente abbinato alla figura pallida e severa e la tentazione è più forte del divieto.

Mitologica e mistica. Così la vedo io.
Così la confondo, nell’impenetrabile palude della mia fantasia.

ENGLISH

An hallucination which takes shape from nothingness.

The overhead locker is an artificial sky that perfectly matches to the pale and severe figure, while temptation is stronger than prohibition.

Mythological and mystical. That’s how I see her.
That’s how I confuse her, in the impenetrable swamp of my fantasy.

9 Responses

  1. Sofia

    La fotografia è un linguaggio che non ha bisogno di chissà quali effetti speciali.
    Più riesci a togliere più l’immagine si arricchisce. Un lavoro di pazienza e amore che alla fine viene sempre ripagato.

  2. Michela

    Un’opera che, pur non essendo minimalista nel senso letterale della parola, si attiene con rigore a quel concetto di semplicità tipicamente orientale.
    Anche il rosso che di solito grida, qui sussurra alla luce del volto e al chiarore del cielo artificiale. Chapeau!

  3. Sonia

    Trovo il titolo perfettamente attinente al viso di cera che rende la figura una specie di divinità.
    E’ incredibile come poche parole rafforzino il messaggio fotografico.Davvero interessante!

  4. mm

    Gridare non serve cara Michela. Lo ribadisco anche nell’articolo di oggi. Sono io che dovrei togliermi il cappello di fronte ai tuoi commenti.

    I titoli aggiungono più di quanto non si creda.
    Niente effetti speciali né colori ultravivaci, come diceva una famosa pubblicità degli anni 80.
    Meno elementi ci sono più l’immagine si rafforza.

    Il bimbo è spesso con le mani nella marmellata, caro Pika. Eh eh eh!!!
    Certo è più salutare la marmellata che la Carbonara.

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