4
Gen
2012
2

Profumi e cori da Messa Solenne – Perfume and chant of a Solemn Mass

Ho faticato non poco a carburare in questi primi giorni del 2012.

Ripenso alla memorabile bevuta di Capodanno. Un insieme di celebri bottiglie italiane e francesi.
Aspettative soddisfatte e piccole/grandi delusioni.
Poi, a specifica richiesta dell’amico Ettore, la mia cantina concede – cosa più unica che rara – una Coulée de Serrant del 2004.

Sono passati due anni dall’ultima bottiglia bevuta – una di quelle vecchie.
La memoria reclama un’altra chance per tirare a lucido i ricordi.

Joly mi lascia ancora una volta senza parole.
L’uva prende vita nell’oro e nel miele. Il vino si fa ideologia.
Purezza gustativa, energia minerale, profumi e cori da Messa Solenne.

Una dimensione calda e profonda come il pozzo dei miei desideri proibiti.
Un perfetto miracolo “tra cielo e terra”.

CHAPEAU!

ENGLISH

I struggled more than a bit in these early days of 2012.

I think back to the memorable New Year Eve wine tasting. A collection of famous French and Italian bottles.
Good confirmations and small/big disappointments.
Then, at the specific request of my friend Ettore, my cellar releases a Coulée de Serrant 2004.

Two years have passed since the last bottle – one of the old ones.
My mind asks for another chance to freshen the memories.

Joly leaves me speechless once again.
Grapes come to life in gold and honey. Wine becomes ideology.
Purity of taste, mineral energy, perfume and chant of a Solemn Mass.

A warm and deep dimension as the pit of my forbidden desires.
A perfect miracle “from sky to earth”.

CHAPEAU!

10 Responses

  1. Michela

    Il tuo testo, caro Umberto, è da messa solenne.
    Descrivere un vino in questa maniera è una capacità rarissima.
    Come al solito sei andato ben oltre i confini della banalità che ci circonda e dello stereotipo gustativo, lasciandomi tu senza parole, proprio come il nettare che hai assaporato.
    Chapeau, Miki.

  2. Eleonora

    I colori caldi delle ultime foto sono meravigliosi. In contrasto con il clima, in armonia con le splendide parole che hai usato.

  3. Umbe’, mentre uscivo ho urtato una bottiglia di queste e si e’ rotta… mi perdoni???? huhuhuhuh.
    Tornando seri, e’ strepitoso il modo in cui ci racconti e rendi partecipe di emozioni e, in questo caso, sapori! Concordo sulle tonalita’ che a me piacciono tanto…

  4. nolimits

    Che dire, una serata fantastica tra cazzeggio ed emozioni.
    Sicuramente impressionante Joly, ma ancora più stupefaccente è vedere arrivare in tavola un magnum di de La Tour 99 in sostituzione di uno malandato.
    CHAPEAU.
    PS. alla prossima visita mi ricorderò sicuramente di un vassoio di biscotti con le mandorle!
    A presto

  5. mm

    Caro amico Hector-No-Limits, sai che quando si tratta di stupire cerco sempre di fare del mio meglio. Un po’ di fortuna poi aiuta.
    Il magnum che ho sfoderato, in sostituzione di quello malandato portato da Max, era purtroppo l’ultima bottiglia.
    Lo stesso però non si può dire della Coulée de Serrant. Eh eh eh!!!
    La prossima volta, insieme ai famosi biscotti alle mandorle, aspetterò la bottiglia di Monfortino. Te la sei dimenticata???

  6. Yuichi

    I presume its about wine but hey, your picture reminds me I have a direction to see picture’s back ground, in this particular, complexity of personal creative.

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