Parole di luce – Words of light
Ti ho trovato, dove era più logico che accadesse:
nei miei ricordi di polvere
accatastati in luoghi depositari di memoria
destinati a lasciarsi visitare
in una luce piatta novembrina
o in un meccanico gas incandescente.
Ti scopro, di nuovo,
senza averti mai davvero scoperto,
senza aver mai scaldato il tuo calore,
senza aver mai respirato il tuo respiro.
Medianica capacità degli elementi di natura
che ignorano le parole che non servono
ed insieme i gesti inutili
tra chi l’utilità la trova altrove.
Sadia Zampaloni, 22 novembre 2009
English
I found you, where it was logical to happen:
in my dusty memories
piled up in a place custodian of memory
intended to be seen
in a flat light of November
or in an monotonous incandescent gas.
I found you, again,
without discovering you,
without having warmed your warmth,
without having breathed your breath.
Mediumistic ability of the nature elements
that ignore useless words
and futile gestures also
in between those who find usefulness somewhere else.
Sadia Zampaloni, November 22nd 2009
Ci piace…molto.
Lacrime che cadono dagli occhi e rigano la guancia, non smettono…
Sono “parole di luce”, che vengono giù decise come un improvviso temporale d’agosto. Bellissime, veramente bellissime.