Partenze – Departures
Da qualche anno a questa parte, risento molto delle partenze.
Il tanto viaggiare sembra cominciare a pesarmi.
E’ una questione d’inquietudine e di cattivi pensieri.
Poi, una volta chiusa la valigia, basta un respiro e l’adrenalina torna a farsi sentire.
Spariscono i dubbi, le paure e le distanze.
Ed è lì, nella consapevolezza che non si sfugge al proprio destino, che il partire smette d’inquietarmi.
English
For some years now, I don’t like departures.
It seems I’m getting tired of too much traveling.
It ‘a matter of uneasiness and bad thoughts.
Then, once I closed the suitcase, adrenaline comes back to me.
Doubts, fears and distances magically disappear.
And it is there, knowing that you can not escape your destiny, that leaving stops worrying me.
Mi dice tante cose questa foto Stefanelli, proprio tante
…partire e’ un po’ morire… pero’ c’e’ anche una luce di speranza…
Più che speranza direi mistero, caro Federico.
Lo so Doc. Tu riesci ad ascoltare le mie immagini anche meglio del sottoscritto.
…sai a cosa mi fa pensare?
“L’essenziale e’ invisibile agli occhi”
(dal discorso del Piccolo Principe alla Volpe)
Agli occhi sì, caro Federico, ma non al cuore.
Il fiore rimane, purtroppo, abbandonato al suolo. O forse siamo noi a rimanere abbandonati.
Sarà triste, ma tant’è!
…il fiore ha finito il suo viaggio…ma viene consegnato all’eternità dalla foto che gli è stata scattata…basta solo questo:…lasciare un segno…
E’ vero Maddy, alla tua interpretazione non avevo pensato.
In fondo, l’importante è lasciare un segno.