La scala mobile e la ruota panoramica – The escalator and the Ferris wheel
A volte bastano pochissimi elementi per raccontare una storia.
Personaggi e sentimenti differenti si alternano sui gradini di questa scala mobile, con la ruota panoramica, silenziosa testimone del tempo che scorre.
Incertezza, amore, indifferenza e solitudine. In quattro parole, il riassunto di una vita.
English
Sometimes it takes very few elements to tell a story.
Different characters and different feelings pass on this escalator, with the Ferris wheel, silent witness of time that goes by.
Uncertainty, love, indifference and loneliness. Four words that sum up a life.
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Non sembra una ruota panoramica,ma una sega rotante che incombe su di noi e sulle nostre vite…
No Maddy, non la vedo così negativa.
A me dà l’idea di un gigantesco orologio che scandisce il tempo.
Io sono un fautore della sega.
Anche io Presidente, ma non in questo caso.
Eh eh eh…pensa che attaccandoci una dinamo potremmo salvare il mondo!
E perdonami l’eventuale e (non) voluta scurrililita’ ma d’altra parte NOi artisti veri non conosciamo e non dobbiamo conoscere limitazioni…eehehehehe
Questa direttamente dal Bar!
gira gira gira gira tanto torni qua…. la lalla lalla la la’!
Io la vedo la composizione come una sequenza: la scala porta questi corpi sulla giostra Che è la loro vita, loro gli danno le spalle perchè non possono vederla in anteprima ma la giostra è già in moto, le loro vite sono già in parte decise. Il biglietto è già stato staccato…
…bella,Doc…quella del biglietto staccato…un pò inquietante,ma…tant’è!
Presidente, lo sai che qui tu sei il padrone.
Non ho riscontrato nessuna volgarità.
Sì Maddalena, le interpretazioni del Doc sono molto poetiche ed incredibilmente nostalgiche.
Ma si sa che lui, come me, è un Maestro di Nostalgia.
L’ultima e’ la mia preferita… forse la piu’ nostalgica il tipo si lascia alle spalle la vita, allo stesso tempo pero’ la piu’ottimista, si lascia alle spalle le storie e guarda avanti!
Si, e’ cosi’, il tipo sta cambiando vita!
poi… e’ quella con meno persone ma che esprime di piu’…
la piu’ geometrica… parallele, triancoli, ellissi, iperbole…
Ma sei te che sei arrivato alla fine del viaggio? Lasci cio’ che hai condiviso con noi li’, salti lo scalino e sei pronto per tornare, guardando all’orizzonte la terra in cui stai per rientrare… e non vedi l’ora per certi versi, vero?
L’ultima è anche la mia favorita.
Per il resto ti ho risposto, a modo mio, con l’articolo e l’immagine appena pubblicati.
Vediamo se mi conosci abbastanza per riuscire a leggere tra le righe.
Scommetto che per il Doc sarà un gioco da ragazzi.
…ma che fine hai fatto?…uèuèuèuèuèuèuuè