7
Giu
2010
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Una donna fatale – A femme fatale

Con gli occhi al cielo, tra le finestre e le bandiere del Rockefeller Center, riflettevo su quella strana, incontrollabile creatura che è l’Ispirazione.
Una donna fatale che, quando meno te lo aspetti, può trasformarsi nel peggiore degli incubi.

Ma stasera la “Special One” non si fa desiderare e concede discretamente le sue grazie ai miei occhi da bambino.

English

Looking up, between windows and flags of the Rockefeller Center, I reflected about the strange, uncontrollable creature that we call inspiration.
A femme fatale who can easily transform into a very bad nightmare.

But tonight the “Special One” gives herself discreetly to my amazed eyes.

 

3 Responses

  1. Mi fa pensare a Gabriele Cirilli e al suo “VOJO TORNA’ BAMBINO”!
    Nella prima, come dice Luca i colori sono meravigliosi, la strada sembra una lavagna e la strisca sembra il gessetto… torniamo tutti bambini!
    La seconda e’ fenomenale, la persona senza volto e’ inquietante e allo stesso tempo sorprendente!

    dedicato a micuggì uè san:

    In generale, se dovessero fare dei workshop sul mosso credo che ne avresti di cose da dire, altro che imitazioni made in “FAR FAR AWAY” (il regno di molto molto lontano) di shrek 3!

  2. mm

    Mi piace da morire il paragone con la lavagna ed il gessetto. Molto calzante.
    Il regno di FAR FAR AWAY a cui si riferisce il Pika, è decisamente molto molto lontano.

    I colori, seppur nella loro diversità, vanno perfettamente d’accordo.
    Vi confesso però che mi hanno dato non poco da penare, , quasi quanto la “Special One”.

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