10
Giu
2010
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Una storia a bassa voce di Luca Sidro – A whispered history by Luca Sidro

E’ uno dei nostri più accaniti lettori. Autore di commenti memorabili.
Un giovane fotografo pieno di talento.
Uno dei miei incontri casuali a latitudini poco comuni.

Si chiama Luca Sidro e la sua mostra – Una storia a bassa voce – curata da Flaminia D’Aniello, sarà al Trip di Napoli da domani, 10 giugno, fino al 15 luglio 2010.

English

He’s one of our most avid readers. His comments are memorable.
A talented young photographer.
One of my chance encounters at uncommon latitudes.

He’s Luca Sidro and his show – A whispered history – curated by Flaminia D’Aniello, will be at the Trip Gallery in Naples starting from tomorrow, June 10, until July 15 2010.

Courtesy of Luca Sidro © 2010

11 Responses

  1. Ho conosciuto Luca grazie a te, io parlero’ un po’ del suo lato umano.

    Siamo stati assimeme a cena con voi e posso dire con assoluta certezza che e’ una splendida persona, brillante, educatissima e molto simpatica.
    Una persona molto colta e allo stesso tempo molto semplice, con cui si trascorrono ore felici parlando tranquillamente di tutto.
    Luca e’ una persona molto disponibile, per qualunque problema sa ascoltarti e consigliarti per il meglio, sono proprio contento di averlo conosciuto.
    E come si dice, dietro ogni grande uomo c’e’ una grande donna, Carolina!

    Un abbraccio a voi due 🙂

  2. …già…e meno male che quando ci siamo conosciuti(alle Maldive,2 anni fa),eravamo alla fine della vacanza…altrimenti lui e Umberto si sarebbero immersi nella fotografia trascurando le loro mogliettine…Carolina…ci ha detto bene!

  3. Doc

    Il vernissage al Trip è  terminato. Sono le 2 del mattino e ho la sensazione che la mostra sia scivolata via, veloce come il quattro bianchi e fragola bevuto con la mia amica Simona al bar della galleria. Osservando il ghiaccio sul fondo del bicchiere mi viene in mente che nessuna delle oltre 200 persone presenti nella sala, ha realmente compreso il significato del lavoro esposto. Nel suo insieme intendo. E la cosa, Che potrebbe  dipendere dalle foto in se, da come sono presentate o da una commistione di questi ed altri fattori, non è poi così importante se paragonata a ciò che ha lasciato in me questa esperienza. Mi rendo conto che condividere, non è sempre necessario e giusto,  ma solo un modo per rivivere egoisticamente il proprio viaggio emotivo.
    Vedo in fondo alla sala agitarsi due persone mentre concitatamente discutono Di fronte ad una foto esposta e addirittura, una delle due, allunga una mano sulla cornice e tocca più volte il vetro. Mi infastidisco,ma poi ritorno concentrato sulle parole del mio interlocutore che fa domande tecniche su come ho scattato queste foto. Mi chiede quale macchina, quale focale, Se fissa, Se a tutta apertura o diaframmi chiusi; domande legittime Che anche io avrò rivolto chissà quante volte e Che adesso mi guarderei bene dal rifare. 
    La mostra è stata un successo, tante persone, molti amici e tanti fotografi curiosi che osservano le mie immagini. Darei un penny per ognuno di quei pensieri e con la somma ottenuta chiedo al barman un “wisky on the rock”, la musica è finita, è ora di cambiare bar. 

    Buonanotte  

      

  4. mm

    Mi inchino di fronte all’ennesimo commento strepitoso del Doc. E’ un infallibile cecchino.
    Descrizione impeccabile e poetica. Una vera perla il finale.
    CHAPEAU!

  5. Doc

    Comunque per inciso: se Umberto Ed io andassimo in vacanza adesso il divorzio sarebbe certo mentre all’epoca è stato forse necessario che lì inseguissi un po’ telematicamente. Insomna ,come dire…..il caso non esiste!!

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