Un libero cammino – A free journey
Notte agitata. Mal di testa e sogni a tinte scure.
Viviamo d’ossessioni. Afferrare, conservare, decidere a tutti i costi.
Vestirsi di responsabilità il più delle volte inutili.
Si nasce e si muore liberi.
Che libero sia dunque anche il nostro cammino.
ENGLISH
A restless night. Headache and dark dreams.
We live in obsessions. Grab, keep, taking decisions…..always.
Unnecessary responsibilities on us.
We’re born free and we die free.
So, let’s make sure to have a free journey.
E’ materica, come quella del pianoforte. Sono in cammino con lei.
Libero come il verde del cappotto.
Cio’ che abbiamo costruito intorno al nostro essere ci rende certamente piu’ o meno liberi. Piu’ gli oggetti e le persone vicine a noi sono “lontane” dal nostro essere, e meno liberi siamo. Viceversa invece… liberi come gabbiani verso un cammino unico.
Per la foto, oltre che dire ERA ORA, aggiungerei un:”Sento il rumore delle foglie secche sotto i piedi.”.
Saluti dal prenestino.
E sbrigate a rientrà dar Prenestino.
Daje che se va de triglie e de Loira.
Ma davvero sono tutte foto fatte con il telefono?
Sembra incredibile!
Beautiful and poetic!
A wonderful loneliness.
Bollettino dal preneste: Stanotte non si dorme, un po’ per l’agitazione e un po’ per il via vai che c’e’ in questo albergo a ore! Ci potresti fare belle foto qua dentro e io potrei scriverci un libro!
A presto per il big match Triglia Vs Loira.
Mi sembra di capire che sei anche un raffinato gourmet vedo.
Foto emozionante.
Mi permetto di fare un accostamento con il famoso “L’uomo siepe” 😀 per il quale mi hai quasi tolto il saluto 😀
Doc, lo sai che non me la ricordo la storia dell’uomo siepe.
Potresti, per favore, rinfrescarmi le idee.
Silvia, cerco di fare del mio meglio. Eh eh eh!!!
Fabio, poi mi dai l’indirizzo dell’albergo. Non è male l’idea delle foto.
Appena ho visto la foto mi e’ venuta subito l’idea che a scattarla fosse stato il Doc, non so per quale motivo preciso, forse per taglio e colore! Bella pure la vignettatura sfumata che obbliga l’occhio al centro dell’immagine!
Sarà per il fatto che il Doc si ispira al sottoscritto??? 🙂
Almeno per le cromie questa foto assomiglia al mio uomo siepe 🙂
Si può sapere chi è quest’uomo siepe?
chissà perché devo averlo rimosso. Magari si aggira da qualche parte nel mio subconscio.
Il Doc sta forse tentando di negare che si ispira al sottoscritto???
🙂 🙂 🙂
Quello che dormiva e che hai bastonato! Io ricordooo!!!
Sto messaggiando il doc di continuo, ora mi sfancula! 😀
Stamattina stava operando. Ora dovrebbe aver finito, ma secondo me ti sfancula comunque.
Tutti si ispirano a qualcun altro. Non ho fatica a confessare che mi ispiro a te, ma non solo, devo essere sincero ci sono molti fotografi che mi affascinano in maniera diversa. Il problema è, appunto, sempre a chi ci si ispira
…scavalchiamo sta siepe o no?
Qualcuno mi dà notizie su questo benedetto uomo siepe per favore?
Lo sapete che sono curioso vero?
Ispirarsi comunque non è mai un problema. Tenere a bada il Pika, invece, potrebbe esserlo 🙂
Ahahahah è conosciuto meglio come l’uomo invisibile. San mi ha tolto il saluto fotografico per diversi mesi su questa foto :-). http://sidroblogger.com/2011/09/14/luomo-invisibile-the-invisible-man/
oh… tanto per… io oltre l’uomo siepe…. conosco l’uomo Sierpe!!!
A free man thinking freely to free his followers.
Sometimes we live our life the way others do; and sometimes the way we are born. But we should be free to make the decision for ourselves.
I agree with you Yvonne. I totally agree with you!
Anche io conosco l’uomo Sierpe, semplicemente detto “La Sierpe”.
Su quello invisibile, invece, preferisco non pronunciarmi. Ci sarà stato un buon motivo se l’avevo rimosso dalla memoria.
Non ci posso credere che sia ancora seduto su quella panchina! 🙂