28
Lug
2012
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L’impossibile equilibrio della notte – The impossible balance of the night

Una serata tra vecchi amici.
Lo stesso tempo che – chissà perché – ha lasciato doni e cicatrici diverse.

Espressioni malinconiche, volti sereni, spalle curve, assenze più o meno giustificate, saggezza da occhiali e capelli bianchi.

Sguardi appagati di chi ha vissuto la vita sapendo di viverla. Al di fuori da correnti e regole tracciate da qualcun altro.

Storie di donne, scherzi cattivi, agguati in vespa, spugne e divani.

Risate libere su silenzi tristi.
Whisky, rum e sberle di gioventù andata, come questo colpo di luce rubato all’impossibile equilibrio della notte.

ENGLISH

An evening with old friends.
The same time that – who knows why – has left different gifts and different scars.

Melancholic expressions, serene faces, stooped shoulders, more or less justified absences, wisdom of glasses and white hair.

The happy face of somebody who lived life with awareness. Outside of the rules written by someone else.

Stories of women, bad jokes, Vespa ambushes, sponges and sofas.

Free laughs on sad silences.
Whisky, rum and slaps of a youth that went too fast, like this shot of light stolen to the impossible balance of the night.

18 Responses

  1. Tiziano

    E’ proprio in queste serate, quando l’equilibrio della notte sembra impossibile, che ci si rende conto che il tempo non è passato invano…. Ognuno ha preso una strada diversa, ha formato o no una famiglia, ha cambiato venti lavori o ha fatto sempre la stessa cosa, ha girato il mondo oppure è rimasto dove è cresciuto…. ma tutto questo non importa: la vita è una scuola dove non si raggiunge mai il diploma finale…..
    Il bicchiere, dobbiamo vederlo sempre mezzo pieno! (anche perché è il solo modo per poterne bere il contenuto…….)
    FORZA RAGAZZI! SIAMO SEMPRE I MIGLIORI!

  2. Miki

    Una folle poesia senza freni.
    Quell’ombra bambina stampata nel rosso bilancia la tua notte con le mie incontrollabili fantasie.

  3. O borgo! Riesci anche a rendere speciale oltre che poetico, una rimpatriata che chiunque avrebbe mostrato in maniera normale!
    Compa’… non so’ pe’ l’asini i confetti….

  4. Antonella

    Avete riservato un posto d’onore all’indimenticabile Mimmo o avete finalmente preso coscienza di non essere più intorno ai trent’anni?

  5. Dora

    Quell’unica figura nera che guarda gli altri allontanarsi…è lei per me la protagonista…quel distacco da chi si allontana come se stessero andando avanti mentre lei non vuole, preferisce restare dov’è…o come se fossere venuti a trovarla ed ora se ne andassero ridendo mentre lei è indissolubimente vincolata al suo tempo passato…peter pan incastrato in un’eterna infanzia che da gioia e al contempo sofferenza quando tutti crescono meno te….

  6. MadMax

    quella figura nera non e’ distaccata, sta solo godendo di quel momento, quell’attimo in cui ha realizzato che, pur essendo trascorsi ben oltre vent’anni, nulla e’ cambiato nei sentimenti e, perche’ no, nel modo di affrontare la vita con la stessa sfacciataggine e lo stesso spirito guascone che hanno caratterizzato un gruppo di amici che e’, e rimarra’ peter pan nel suo insieme…. o e’ semplicemente troppo ‘mbriaca per stare al passo con gli altri
    “Think of a wonderful thought, any merry little thought…. “

  7. mm

    La descrizione è generale caro Doc.
    🙂
    Il fumo delle barricate fa sempre i suoi danni cara Compagna di Banco, ma salvarsi è comunque possibile. Vero Tiziano?

    Mimmo è pur sempre Mimmo, cara Antonella, ma i trenta sono andati da un pezzo.
    Lo stato d’animo però è ben altra cosa.

    La figura nera (un bambino) è lì a rappresentare, con tutto l’equilibrio possibile, il tempo che – come dice Francesco – passa mentre il resto torna ciclicamente.

  8. Fabio

    La gioventu’ e’ andata ma e’ sempre valsa la pena di viverla tutta
    intensamente, e quel gruppo di amici e’ rimasto e rimarra’ sempre lo stesso.
    FORZA RAGAZZI SIAMO NOI CHE NON MOLLEREMO MAI

  9. massimo

    ho fatto un giretto per il tuo blog e mi sono divertito, emozionato a tratti; e’ che da venerdi’ scorso non riesco a smettere di pensare alla nostra vita, a come eravamo, ai nostri sogni, a cio’ che abbiamo e non abbiamo fatto e mi sono venuti in mente due ragazzini uno con la gamba ingessata e un altro che, non ancora suo compagno di classe, gli prende la borsa dei libri e l’accompagna in aula….it’s good to see all the shit is gone and the mere essence of ourselves is what we’re left with.
    ti voglio bene AMICO MIO

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